Dobbiamo ricollegarci alle nostre aspirazioni e liberare la creatività, che è il motore che ci rende umani
Siamo stati tutti in cerca di un futuro in cui poter essere veramente noi stessi. La ricerca identitaria è alla base della realizzazione e può riflettersi in vari modi, attraverso l’amicizia fraterna, un’avventura goliardica, il primo bacio, la ribellione. È una fuga dalla famiglia, dalle insicurezze caratteriali, dall’omologazione scolastica, dalla società che ci vuole uniformati. Questo particolare periodo se ben vissuto regala indicazioni precise che possiamo realizzare nella nostra vita. Ci si sente per certi versi liberi, protagonisti della propria avventura, autentici e orgogliosi portatori di quel romantico conflitto io-mondo che ciascuno di noi ha combattuto almeno per un pezzo della sua vita. Attraverso il nostro punto di vista ogni avventura è straordinaria o drammatica, deludente o esaltante: mentre si immagina si creano mondi.Questo poi si perde quando diventiamo adulti. Quante cose abbandoniamo per strada?
L’estate alle porte, qualche giorno di vacanza può essere l’occasione per immergerci nella natura e riconquistare l’adolescente in noi che abbiamo forse lasciato andare, per ricollegarci alle nostre aspirazioni e liberare la creatività che è il motore che ci rende umani, ci permette di cambiare il mondo, almeno il nostro, quello che ci circonda per renderlo vivibile e accettabile. Possiamo sbagliare una, dieci, cento volte per comprendere a fondo chi siamo e quali sono i nostri potenziali ma non possiamo arrenderci alla paura. Allora quel che fa la differenza è il sogno, il desiderio di realizzare una grande impresa a tenerci vivi. Non possiamo sfuggire a noi stessi, alle nostre ambizioni e aspirazioni profonde e per farlo però dobbiamo sciogliere i nodi e recuperare la nostra vera misura, ampia, che ci apre a uno sguardo limpido e permette di guardare al domani con speranza.
L’estate alle porte, qualche giorno di vacanza può essere l’occasione per immergerci nella natura e riconquistare l’adolescente in noi che abbiamo forse lasciato andare, per ricollegarci alle nostre aspirazioni e liberare la creatività che è il motore che ci rende umani, ci permette di cambiare il mondo, almeno il nostro, quello che ci circonda per renderlo vivibile e accettabile. Possiamo sbagliare una, dieci, cento volte per comprendere a fondo chi siamo e quali sono i nostri potenziali ma non possiamo arrenderci alla paura. Allora quel che fa la differenza è il sogno, il desiderio di realizzare una grande impresa a tenerci vivi. Non possiamo sfuggire a noi stessi, alle nostre ambizioni e aspirazioni profonde e per farlo però dobbiamo sciogliere i nodi e recuperare la nostra vera misura, ampia, che ci apre a uno sguardo limpido e permette di guardare al domani con speranza.
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